COMUNICATO STAMPA
Sul possibile SPID a pagamento stiamo assistendo a un incredibile balletto di responsabilità o, più probabilmente, a una commedia. Alla fine del 2022 sono scadute le convenzioni tra Gestori e Governo, poi prorogate fino ad aprile 2023. Gestori che hanno richiesto al Governo 50 milioni di euro per i servizi di rilascio e gestione degli Spid.
Il 5 marzo 2025 il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Butti annunciava con tono trionfale il riconoscimento di 40 milioni di euro quale spettanze per i Gestori: “Abbiamo ascoltato e recepito le istanze dei gestori SPID, rimaste inascoltate per anni dai governi precedenti. Con questo decreto, riconosciamo il valore dello sforzo fatto dai privati per sviluppare e gestire un’infrastruttura essenziale per milioni di cittadini. Il nostro obiettivo è rafforzare il sistema di identità digitale in un’ottica di efficienza e interoperabilità, garantendo continuità e sostenibilità agli operatori del settore.”
Nonostante l’entusiasmo di Butti, il Decreto è rimasto inattuato, e due soggetti, Aruba e Infocert, hanno annunciato la trasformazione del servizio a pagamento, mentre gli altri sono in attesa per valutare il da farsi. Allo stesso tempo il Governo fa sapere di considerare lo SPID una modalità superata, e di favorire la Carta d’Identità Elettronica (CIE) e nel futuro il Wallet europeo.
Al di là dei 39 milioni di SPID rilasciati, l’Italia continua ad avere uno dei livelli più bassi, in Europa, per l’utilizzo dei servizi digitali della Pubblica Amministrazione, mentre cresce il divario digitale, in particolare a danno degli anziani. La commedia attorno al tentativo di portare sul mercato lo SPID, facendone sostenere il costo ai cittadini, può solo aggravare questi dati complicati, allontanando i cittadini e le cittadine dai percorsi di digitalizzazione, a partire da quel quarto di uomini e donne ancora privi di SPID.
Federconsumatori Emilia Romagna da tempo è attiva nel rilascio senza costi dello SPID, e nelle consulenze post rilascio, in convenzione del tutto gratuita con Lepida. Sono quasi 10.000 gli SPID rilasciati nelle Camere del Lavoro della nostra Regione, e oltre 50.000 le consulenze fornite negli anni. Una attività resa possibile grazie alla collaborazione con lo SPI CGIL. Una attività non semplice, di carattere sociale, che non potrà più essere attiva con lo SPID a pagamento.
Sullo sfondo l’inganno di un servizio annunciato come gratuito, e che diventa a pagamento. Sarebbe una vera e propria ingiustizia, rispetto alla quale ci attiveremo in ogni modo.
FEDERCONSUMATORI EMILIA ROMAGNA