Al momento stai visualizzando Fragilità e gioco d’azzardo:

da una recente analisi emerge la necessità di non sottovalutare il problema ma le normative nazionali sembrano andare in un’altra direzione.

Dall’iniziativa “Con l’azzardo non si gioca. Problemi e numeri in Emilia Romagna” CGIL, SPI CGIL, Federconsumatori e AUSER Emilia Romagna hanno lanciato un vero e proprio segnale di allarme sul gioco d’azzardo.

Una preoccupazione data dai numeri – in continuo ed esponenziale aumento anche nella nostra regione – delle stime del gioco e delle pesanti ricadute in termini sanitari, economici e sociali della dipendenza dal gioco, sempre più diffusa e trasversale. Ma non è solo l’azzardo patologico a preoccupare: è noto infatti il frequente intreccio con la criminalità organizzata, che spesso utilizza il gioco per riciclare denaro frutto di attività illecite. “Serve maggiore impegno per contrastare la diffusione del gioco d’azzardo, soprattutto in un contesto nazionale di opacità, in cui le norme ostacolano la conoscenza del fenomeno, anziché favorirla, e sono in discussione provvedimenti che determinerebbero un forte arretramento nel contrasto al gioco di azzardo patologico”, spiega Marinella Melandri della segreteria regionale Cgil.

La raccolta dell’azzardo in Emilia-Romagna ha raggiuntonel 2023 i 9,5 miliardi, con una crescita del 6,9%. Le perdite, per i giocatori, sono state di 1,53 miliardi. Anche qui il peso dell’azzardo ricade in modo sproporzionato sulle persone già soggette a diseguaglianze, e contribuisce alla crescita dell’area della povertà e dell’esclusione sociale. Le perdite nelle diverse forme di azzardo corrispondono al reddito netto da lavoro di quasi 100.000 lavoratrici e lavoratori della nostra Regione. Tra il 2019 ed il 2023 in Emilia-Romagna la raccolta nell’online è triplicata; prevale ancora, per poco, il gioco fisico sull’online, ma il sorpasso è ormai vicino.

“Siamo di fronte a una domanda foraggiata da un’offerta esorbitante di “giochi” d’azzardo – ha detto il presidente di Federconsumatori Emilia Romagna Fabrizio Ghidini -. Si alimenta la sofferenza sociale ed è grave che sia la politica a farlo. L’impegno di Federconsumatori Emilia Romagna è rivolto a combattere la proliferazione dell’azzardo e ad aiutare concretamente le persone ludopatiche e le loro famiglie, e sulla prevenzione, in particolare verso le giovani generazioni”.

 “Attraverso il Piano regionale di prevenzione e contrasto del gioco d’azzardo – ha spiegato Alessio Saponaro Responsabile Osservatorio regionale dipendenze –  la Regione Emilia-Romagna ha ottenuto importanti risultati, che sono stati misurati e validati attraverso diversi strumenti. In questo campo l’intervento deve essere necessariamente di rete, coinvolgendo sinergicamente i Servizi per le dipendenze, i Comuni, le Associazioni di auto-mutuo-aiuto e le Università. Ma non basta, occorre cambiare la cultura e la percezione che i cittadini hanno sul gioco e, non di meno, potenziare e affinare gli strumenti per affrontare le nuove forme di gioco d’azzardo come il gioco on line che vede una forte crescita”.

L’Emilia-Romagna si è dotata nel tempo di un positivo complesso di norme finalizzate al contrasto, alla prevenzione e alla riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo. Purtroppo in queste ore sembra arrivato alla fase conclusiva il tentativo, a livello nazionale, di demolire le normative che hanno consentito a tanti Amministratori di contenere in questi anni l’espansione dell’azzardo nel proprio territorio, attraverso lo strumento del distanziometro dai luoghi sensibili. Sembra che a livello nazionale si vada verso un ulteriormente aumento dei luoghi dell’azzardo legale, attorno ai quali spesso crescono le illegalità e l’usura. Si annuncia un futuro nel quale il ruolo sull’azzardo degli amministratori locali dell’Emilia-Romagna, dal Sindaco del più piccolo Comune al Presidente della Regione, sarà prossimo allo zero. Un futuro rispetto al quale sono davvero troppo poche le voci che si alzano, anche in Emilia-Romagna, per chiedere di mettere al centro dell’azione pubblica, in materia di azzardo, prima di ogni altra cosa, la Salute e gli interessi dei cittadini e delle cittadine.

Forlì-Cesena, 4 febbraio 2025

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